Che negli allevamenti intensivi di bovini il benessere animale è un valore quasi mai aggiunto lo sapevamo da tempo. Se poi si aggiungono crudeltà e maltrattamenti nei mattatoi alla mancanza di spazi adeguati e di cibo di qualità negli allevamenti la misura è colma e… Straborda dalle foto e dal video diffusi dalla Compassion Over Killing, associazione animalista di Washington che dal 1995 si batte contro la violenza sugli animali per un mondo vegetariano.
Il filmato è stato girato in un macello californiano gestito dalla Central Valley Meat Co., uno dei fornitori di carne della catena McDonald’s, di N-Out Burger e del National School Lunch Program. Uno degli attivisti della Compassion Over Killing, lo scorso giugno e fino alla fine di luglio, si è infiltrato nell’allevamento, riuscendo a filmare le percosse riservate dagli addetti alla macellazione alle mucche che non riuscivano a mantenersi in piedi.
Nel filmato si vedono mucche sofferenti strattonate dalla coda, altre che si dimenano in preda a dolori atroci dopo essere state ferite più volte alla testa a colpi di pistola, mucche pestate che sanguinano copiosamente dal naso, altre che vengono soffocate… E ancora, calci e pugni per farle camminare sulle loro zampe, per una ragione che va ben oltre la pigrizia di doverle strattonare: le mucche che non riescono a deambulare correttamente, infatti, per legge non possono essere macellate perché potrebbero essere malate. Il rischio è infatti che la carne di animali infetti, malati di encefalopatia spongiforme bovina, possa penetrare nella catena alimentare umana.
Spetterà al Dipartimento dell’Agricoltura statunitense accertare se è questo il caso. Per ora l’azienda è stata chiusa e sia McDonald’s che gli altri clienti hanno interrotto ogni rapporto commerciale con la Central Valley Meat Co. L’azienda si è messa a disposizione degli inquirenti per collaborare e rimettersi in regola. Sul profilo G+ del’azienda altri allevatori hanno lasciato dei messaggi di sdegno:
Anche noi lavoriamo in questo settore, scrive Henri Luna, ma non abbiamo mai trattato così le mucche, è già abbastanza crudele ucciderle per mangiarle: che almeno sia fatto in fretta e con le sofferenze minori, è il minimo che possiamo fare!
Di seguito uno dei video girati nel macello. Attenzione: le scene sono molto crude e potrebbero urtare la sensibilità… Di chi non mangia carne.
Fonte: http://www.ecoblog.it
Dopo il video del maltrattamento degli animali registrato in un’azienda californiana che riforniva McDonald’s (la catena ha subito sospeso i rapporti con il macello incriminato), è la volta di un fornitore di formaggio di Burger King di finire nel mirino degli animalisti, infiltrati per registrare cosa avviene in questi lager (una di loro si è fatta assumere per alcuni mesi quest’estate).
Gli attivisti della Mercy for Animals, non nuova a questo genere di inchieste, hanno documentato delle atrocità ai danni delle mucche che non è il caso di finanziare acquistando prodotti da chi si rifornisce da simili aguzzini.
Questa volta non è un rifornitore di carne sotto accusa, ma un’industria casearia nello stato dell’Idaho: la Bettencourt Dairies. Gli animalisti hanno ripreso mucche stramazzate a terra, tempestate di pugni e di calci. I poveri animali, costretti in gabbie anguste, e anche questa è un’evidente violazione del benessere animale, non hanno modo di schivare i colpi e di proteggersi, appaiono terrorizzate, atterrite e sofferenti. Alla povera mucca indifesa viene torta persino la coda. Scene davvero cruente.
La violenza gratuita (ai danni degli animali d’allevamento lo è sempre) dell’inserviente è stata denunciata dalla Mercy for Animals che ha accusato di maltrattamento di animali anche un altro lavoratore della ditta ed il responsabile stesso. La Mercy for Animals chiede a Burger King di prendere posizione contro i fornitori che perpetrano queste violenze sugli animali.
E mentre gli americani, come fa notare GeaPress, sono ancora rimbambiti dalle scene bucoliche di mucche che brucano tranquillamente l’erba per produrre un latte sano e genuino da cui ricavare il formaggio, negli allevamenti i poveri animali vivono un inferno, con le mammelle gonfie che toccano il suolo e gli escrementi sotto il peso delle sprangate e le ossa rotte. Di seguito il filmato: attenzione le immagini sono molto forti e potrebbero urtare la vostra sensibilità. Qui una petizione da inviare a Burger King per chiedere maggiori controlli sui suoi fornitori.
La Burger King non ha contatti diretti con questa azienda ma usa il formaggio prodotto da un’altra azienda proprio con il latte proveniente dalla Bettencourt Dairies. Quest’ultima ha fatto sapere di essere dispiaciuta per quanto accaduto e di aver licenziato i dipendenti responsabili delle violenze, facendo installare delle videocamere di sorveglianza per scongiurare altri episodi simili.
Fonte: http://www.ecoblog.it