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Come tutti sanno Emmanuel Swedenborg è stato un mistico e scienziato svedese, nella prima parte della sua vita divenne un importante scienziato, inventore, inoltre si interessò di chimica anatomia matematica mineralogia ed astronomia.

Egli tra l’altro conosceva un notevole numero di lingue straniere, all’età di 56 anni cominciò la fase spirituale della sua vita nella quale ebbe esperienze mistiche caratterizzate da successive visioni di un mondo ultraterreno.

Swedenborg era convinto di comunicare con gli angeli e con gli spiriti tra i quali molti personaggi della Bibbia ,egli da quel momento si dedicò alla teologia .

Il mistico rivelò che le anime guidarono la sua interpretazione delle Sacre Scritture ed affermò di essere uno dei pochi uomini in grado di dialogare con gli spiriti e con le entità celesti col Paradiso . Egli compose più di 50 libri la maggior parte in latino.

Dobbiamo dire che sono stati tradotti in italiano solo il trattato “Cielo ed Inferno” e “Conversazione con gli Angeli” oltre a qualche estratto di altri libri.

In questa sede vorrei soffermarmi sulle concezioni bibliche teologiche escatologiche di Swedenborg anche se c’è da dire CHE LA FILOSOFIA dell’autore svedese è riconducibile in linea di massima ad una forma di cristianesimo, incentrata sulla dottrina delle corrispondenze tra mondo spirituale e mondo naturale.

Riteniamo invece opportuno soffermarci su tre accenni alla vita extraterrestre presenti nel libro “Cielo ed Inferno” cercando di mettere in relazione queste riflessioni ad alcuni scenari della ufologia.

C’è da dire che le cose che diremo non vogliono essere assolutamente irriguardose né tantomeno blasfeme .

Riguardo il primo passo dei tre che intendiamo prendere in considerazione cediamo la parola a Swedenborg: ” Mi è stato detto dagli angeli che il Signore appare nel cielo come Sole…Il Signore appare come Sole non in cielo ma in alto al di sopra dei cieli ; non sopra la testa o allo zenith ma davanti al volto degli angeli a un’altezza media tra lo zenith e l’orizzonte. Appare in due punti diversi : davanti all’occhio destro con un sole di fuoco simile al fuoco del sole ; appare davanti all’occhio sinistro come luna di un chiarore simile a quello della luna della nostra terra la più brillante e di una grandezza simile; questa luna però appare contornata di parecchie piccole lune tutte luminose e risplendenti. Il Signore appare in queste due forme in quanto si manifesta a secondo della ricezione che ciascuna di lui e cioè a seconda che lo si percepisca nel bene dell’amore o per il bene della fede. Appare come un sole di fuoco a chi lo percepisce con amore come una luna bianca e lucente a chi lo percepisce con la fede.”

Nel passo ora riportato di Swedenborg è molto interessante dal punto di vista ufologico .

In esso sono descritti il Sole sfavillante e soprattutto la luna attorniata di piccole lune, .

tali immagini del mistico svedese evocano analoghe raffigurazioni dell’antico e del Nuovo Testamento interpretate da alcuni studiosi in chiave clipeologia ossia come indizio della vista di esseri extraterrestri sul nostro pianeta in tempi molto lontani .

Secondo alcuni autori le astronavi di tali esseri alieni furono paragonate ora a soli splendenti a meteore a radiosi corpi celesti ora a scudi a carri a travi infuocate .

La rappresentazione in questione a detta di alcuni ufologi ricorda pure i fenomeni solari collegati alle “epifanie mariane” .

Dobbiamo mettere in evidenza che questo passo citato ha dei collegamenti con l’ufologia moderna molto sorprendenti .

Sembra quasi che Swedenborg dipinga degli ufo sfolgoranti simili a quelli avvistati da numerosissimi testimoni nel periodo di tempo compreso tra il 1947 ad oggi.

Dobbiamo anche dire che oggetti volanti di questo tiposono stati avvistati sebbene meno frequentemente nei periodi storici precedenti compresi dalla preistoria in poi.

Bisogna tuttavia riconoscere che tale tipo di interpretazione delle parole di Swedenborg non è l’unica interpretazione possibile .

Infatti è possibile che il mistico svedese abbia descritto un immagine ultraterrena ed alluso a concetti metafisici ricorrendo a metafore visive in modo non dissimile da quei poeti e quei mistici che hanno fatto riferimento alla realtà sovrannaturale di per sé intraducibile in parole con espressioni umane .

Citeremo ora altri due passi del mistico svedese cominciando dal paragrafo 321 del libro “ Cielo e Inferno” nel quale sono contenute le seguenti affermazioni: “nell’universo esiste un gran numero di terre abitate. Solo alcuni dei loro abitanti sanno che il Signore ha rivestito il corpo umano su questa Terra, ma dato che essi adorano il divino sono subito accettati dal Signore.”

Nel paragrafo 417 Swedenborg scrive : ”si può vedere quanto è grande il cielo del Signore dal fatto che tutti i pianeti visibili del nostro mondo solare sono delle terre: essi ed altri innumerevoli pianeti dell’universo sono tutti coperti di abitanti …anche gli abitanti di questi pianeti divengono spiriti ed angeli se vivono in base all’amore ed alla verità. Nell’universo esiste non meno di un milione di terre abitate ognuna da milioni di abitanti per centinaia e centinaia di generazioni . Tuttavia gli angeli mi hanno detto che tutto questo non è niente in rapporto all’immensità del Signore e alla sua creazione“.

I due brani sopra riportati sembrano una ripresa ed un ampliamento del versetto del Quarto vangelo in cui si legge : "Nella casa del Padre mio ci sono molti posti“.

Dobbiamo dire che con la descrizione di Swedenborg si slarga l’immagine grandiosa di un universo sterminato e pullulante di vita in ogni dove i cui abitanti possono ascendere della sublime dimensione divina da cui deriva ogni cosa.

E ‘evidente in questi passi la somiglianza con quelle testimonianze e concezioni che si riferiscono all’universo come ad una realtà in cui le civiltà sono numerose e non del tutto dissimili per l’aspetto dagli uomini anche se in genere superiori sotto il profilo etico. Dobbiamo mettere in evidenza che la presenza di forme di vita sui vari pianeti del nostro sistema accumula l’esobiologia di Swedenborg a testimonianza ed affermazioni dei contattisti dagli anni 50 del 20 secolo ad oggi circa venusiani saturniani etc.

Sebbene la cosmologia ha in gran parte smentito la credenza che i pianeti del nostro sistema ospitino delle civiltà non dimentichiamo che alcuni visitatori se non hanno mentito sul luogo di provenienza potrebbero essere originari del futuro o da dimensioni planetarie parallele.

Concludiamo il nostro discorso mettendo in evidenza che civiltà aliene potrebbero esistere anche sui pianeti del nostro sistema solare sebbene in dimensioni parallele e in un contesto temporale appartenente al lontano passato o al futuro.

 

 

Professor Giovanni Pellegrino.

 

 


 

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