“Emerse dal Mare Eritreo. Diceva di chiamarsi Oannes ed era un animale ma dotato di raziocinio. Aveva due teste, una umana e una di pesce, e due piedi umani aggiunti ad una coda di pesce”. Queste le parole usate da Berosso, storico babilonese, per descrivere cosa accadde in Mesopotamia nel 275 a.C. Fu davvero il primo contatto con un essere non di questo mondo? Perché ancora oggi si parla di Oannes e perché personaggi come Madame Blavatsky lo hanno descritto come la raffigurazione della conoscenza perduta? Proviamo a capirne di più.