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La Cina ha annunciato l’attivazione di Beidou, il proprio sistema di navigazione alternativo al GPS. Il sistema è al momento formato da dieci satelliti e offre servizi di posizionamento, navigazione e sincronizzazione in Cina e nelle zone limitrofe. Secondo i piani cinesi, la copertura dovrebbe estendersi a tutto l’estremo Oriente entro il 2012 e a tutto il mondo entro il 2020 grazie ad un totale di trentacinque satelliti dopo che i rimanenti verranno messi in orbita nei prossimi anni.

 

 

Con il sistema Beidou, la Cina fa un grande passo nell’autonomia dal sistema GPS, che è una tecnologia americana. Ricordiamo che si tratta di un sistema sviluppato dal Dipartimento della Difesa americano che era stato reso disponibile per uso civile per ordine dell’allora presidente Ronald Reagan nel 1983, dopo che un aereo di linea coreano era uscito di rotta sconfinando nello spazio aereo dell’URSS ed era stato abbattuto dall’aviazione sovietica.

Oggi il sistema GPS è liberamente utilizzabile in tutto il mondo ma è mantenuto dal governo degli USA e quindi in caso di guerra è chiaro che gli americani potrebbero bloccarne l’utilizzo.

Nonostante le dichiarazioni pacifiche, chiaramente la Cina ha preferito creare un suo sistema alternativo che permetterebbe ad esempio al suo esercito di puntare i propri missili su Taiwan se decidesse di attaccare l’isola.

In realtà, nel 2003 la Cina aveva aderito al progetto Galileo, un ulteriore progetto per realizzare una rete alternativa al sistema GPS iniziata dall’Unione Europea e presto estesa ad altre nazioni di vari continenti, da Israele al Marocco alla Corea del Sud.

Il lancio del primo satellite del programma Galileo, il GIOVE-A (Galileo In-Orbit Validation Element) avvenne il 28 dicembre 2005 ma dopo meno di un anno la Cina uscì dal progetto per sviluppare il proprio sistema Beidou. La collaborazione non era più gradita da entrambe le parti perché l’Unione Europea considerava a quel punto la Cina un problema di sicurezza. In effetti, è probabile che il know-how accumulato nel corso della collaborazione al progetto Galileo sia stato utilizzato nello sviluppo del sistema Beidou.

Il fatto che un sistema indipendente possa essere utilizzato anche per scopi militari è confermato dalla tensione che c’è stata tra USA e le nazioni che hanno sviluppato il sistema Galileo, nonostante si tratti per la maggior parte di paesi alleati degli americani.

Gli USA erano particolarmente preoccupati per la collaborazione della Cina ed ora che il sistema Beidou è entrato in attività e si sta espandendo, le forze armate americane ne terranno certamente conto nell’aggiornare le loro strategie militari.

Il sistema Galileo ha rischiato di fallire e il suo sviluppo è in ritardo a causa di controversie tra gli stati membri ma la sua importanza è confermata dalle notevoli risorse investite dalla Cina per il sistema Beidou e anche da quelle investite dagli USA per aggiornare il sistema GPS. Questa nuova Guerra Fredda non è ufficiale ma è chiaro che il controllo del territorio via satellite è fondamentale per le grandi potenze.

Fonte: http://netmassimo.com

 


 

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