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Perchè andare su Marte? Perchè invece non concentrarsi sulla creazione di tecnologie che potrebbero cambiare il nostro pianeta, senza pensare a mondi lontani il cui viaggio per raggiungerli presenta rischi incredibilmente elevati?

 

 

Non è così semplice, e ridurre tutto alla questione della spesa economica è controproducente, e non fa avere un quadro completo di quanti e quali innovazioni lo spazio ci costringa ad ideare. Certo, in un periodo di crisi economica e di persone che faticano ad arrivare alla fine della seconda settimana del mese è difficile giustificare la spesa di qualche miliardo di dollari per lo studio, ad esempio, del Sole. Ma se ci fermiamo a questa sola considerazione, perdiamo di vista il futuro.

Se poi facciamo un paio di calcoli, il budget della NASA per il 2011 è stato calcolato a 19 miliardi di dollari, che verranno suddivisi tra i vari satelliti, Hubble, missioni di routine, ricerca a sviluppo, e la missione per Marte. Quella cifra corrisponde a circa 3 settimane di guerra in Iraq, il che fa pensare al modo in cui vengono dirottati i finanziamenti e quali siano le priorità della politica. E una domanda sorge spontanea: è stato più prolifico per la società moderna un anno di guerra in Iraq, o un anno di ricerca scientifica?

Ora abbiamo bisogno di soldi, e lo sappiamo tutti. Ma la possibilità che le nostre materie prime (alcune delle quali iniziano a scarseggiare), il nostro stile di vita, la nostra intera cultura e concezione di civiltà potrebbero mutare radicalmente con l'esplorazione dello spazio vale il costo di tutti gli investimenti fatti finora, e quelli futuri.

Occorre far capire bene al grande pubblico, logicamente e giustamente preoccupato per il fatto che miliardi di euro vengano dirottati in un settore considerato superfluo, che lo spazio non solo è la penultima frontiera dell'esplorazione (dico penultima per via del fatto che ogni volta che esploriamo qualcosa di nuovo ci accorgiamo che il limite ultimo è ben lontano), ma è anche un'opportunità economica e culturale immensa, e come tale va considerata.

Possiamo iniziare spiegando quante innovazioni siano nate come conseguenza delle prime missioni spaziali. Robotiche, animali o umane poco importa, ogni nuovo satellite, ogni nuova capsula con equipaggio umano lanciata nello spazio si porta dietro un piccolo o grande pezzo innovativo, miglioramento della precedente strumentazione o macchinario del tutto nuovo e che necessita di sperimentazione.

Non serve elencare tutte le invenzioni create per le missioni lunari o orbitali negli ultimi 50 anni, credo sia evidente che il raggiungimento dello spazio prossimo alla Terra abbia dato un impulso incredibilmente potente allo sviluppo tecnologico, ed abbia radicalmente cambiato il nostro stile di vita.

Ma se immaginiamo Marte come prossimo traguardo, avremo a che fare con un'esperienza pionieristica nuova, affascinante e dalle incredibili opportunità. E non solo dal punto di vista tecnologico.

Se consideriamo infatti le sfide che la missione su Marte rappresenta, ci accorgiamo che da una parte avremo bisogno di una tecnologia già realizzata, ma che necessita di miglioramenti che, nel giro di un paio di decenni, finiranno nelle nostre case come elettrodomestici o elettronica di consumo; ma sarà necessario anche studiare e comprendere l'essere umano meglio di quanto sia stato fatto finora.

Una delle prime sfide è quella della permanenza prolungata nello spazio. Che effetti fisici e psicologici può avere rimanere su un pianeta alieno per almeno un anno, senza calcolare il viaggio che comporterebbe almeno un altro anno di reclusione in moduli che farebbero sembrare le nostre case come dei palazzi reali? In realtà abbiamo diversi dati a riguardo, raccolti durante le decine e decine di missioni nello spazio, ma non sono sufficienti per valutare tutti i rischi che una missione su Marte comporterà. E' per questo che si vuole rinchiudere persone in una simulazione marziana, è per questo motivo che si continuano a studiare su animali ed essere umano gli effetti dell'assenza di gravità; ed è grazie a questa ricerca che capiremo se e come sarà possibile colonizzare lo spazio, che di certo sarà il prossimo traguardo dell'espansione umana. E non mi riferisco solo a qualche avamposto su Marte, ma ad una colonizzazione in grande stile, oltre il Sistema Solare, per niente impossibile anche con le tecnologie che oggi abbiamo sotto forma di prototipi.

Altro fattore importante da considerare è la tecnologia. Saremo costretti ad ideare serre efficaci e super-produttive in grado di fornire cibo e aria respirabile all'equipaggio; dovremo studiare più a fondo la costruzione di moduli abitativi confortevoli e adatti alla sopravvivenza per lunghi periodi nello spazio; avremo la necessità di sviluppare nuovi medicinali e nuove tecniche mediche per il trattamento di patologie che potrebbero risultare fatali nello spazio. Tutte queste ricerche avranno un enorme impatto sul nostro modo di vivere e di sopravvivere sulla Terra.

Una delle rivoluzioni tecnologiche previste sarà quella dei sistemi di propulsione. Impiegare almeno 6 mesi per arrivare su Marte è infatti non solo poco pratico, ma anche estremamente duro per la psicologia dell'equipaggio. Avere dei sistemi di propulsione che ci portino sul Pianeta Rosso in poco più di un mese, o poco meno, eviterebbero problemi non indifferenti. La tecnologia per viaggiare in tempi decenti su Marte esiste già, sta per essere collaudata su alcuni satelliti. Si spera soltanto che, una volta stabilita la data certa della missione, non ci si fossilizzi su vecchi sistemi di propulsione che renderebbero il viaggio un vero inferno.

Ed ecco che arriviamo alla rivoluzione tecnologica che probabilmente avrà effetti nell'immediato, senza la necessità di aspettare decadi intere prima di vederla applicata nella nostra vita quotidiana: l'intelligenza artificiale. Sebbene il vantaggio di avere un essere umano in una missione simile sia proprio quello di sfruttarne la creatività, l'intelligenza e la capacità decisionale, ad oggi neanche paragonabili a quelle di un computer, sarà necessario avere il supporto di un'intelligenza artificiale per far fronte a molteplici situazioni nelle quali l'essere umano non è adatto ad operare, o la sua assenza rende indispensabile l'utilizzo di una macchina intelligente.

A cosa porteranno tutte queste innovazioni? Possiamo fare delle ipotesi su quano già possediamo nei laboratori di tutto il mondo, e su quanto si sta studiando per il futuro:

- Robot intelligenti: vagheranno per le nostre case, su due gambe, su quattro, o solo come intelligenza artificiale "padrona di casa". Sapranno capire quando il nostro cibo preferito sta finendo e provvedere a fare la spesa, potranno pulire il pavimento al posto nostro, fare il bucato senza infeltrirlo, prepararci il pranzo con quel giusto tocco di peperoncino che ci piace.
- Turismo spaziale: sebbene sia già realtà, ed in pochi anni si darà il via ufficiale alle imprese turistiche spaziali, l'avere a disposizione motori affidabili e con velocità superiori a quelle attuali darà un impulso considerevole al turismo spaziale, per esempio consentendo di raggiungere ipotetiche basi lunari.
- Medicina: lo spazio provoca inevitabili cambiamenti nel corpo umano, è ampiamente risaputo. questo comporterà la realizzazione di nuovi farmaci, di metodi di sterilizzazione più efficaci, allo studio più approfondito delle dinamiche del corpo umano. Tutto ciò si rifletterà sulla salute di chi sta sulla Terra e sulla nostra conoscenza dei meccanismi biologici che regolano la vita.
- Tecnologie innovative: si stanno già sperimentando scudi termici elettromagnetici, comunicazioni interplanetarie, meta-materiali incredibilmente versatili e resistenti, schermature contro i raggi cosmici, ed una serie incredibile di tecnologie che, come la storia dimostra, finiranno nelle nostre case in qualche decennio.

E queste innovazioni, solo un accenno di quanto potremmo ottenere da una missione su Marte, sono forse niente se paragonate alla possibilità di scoprire, per la prima volta e con certezza assoluta, vita extraterrestre. Sarebbe la più importante scoperta (forse della scienza intera) da quando l'uomo ha domato il fuoco.

Sembra ancora così inutile e costoso andare su Marte?

Fonte: http://www.ditadifulmine.com

 


 

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