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Questo è il sito ufficiale dell'Associazione Nazionale Studi Ufo - A.N.S.U.

 

Per quanto riguarda il panorama ufologico italiano negli anni 50 e 60 dobbiamo dire che si tratta di un periodo molto significativo per l’ufologia italiana.
Molte realtà nascono e chiudono la loro esistenza in un periodo di tempo molto limitato.
In questo clima socioculturale Giuliano Ravelli di Bergamo si distaccò dal gruppo di Perego per promuovere e organizzare nel 1965 un convegno a Bergamo, convegno che si ripeterà quattro anni dopo .
Per quanto riguarda Milano nel 1959 nacque un piccolo gruppo di ricercatori del mistero, gruppo che prenderà la sigla di CIRDOVNI .
Tale gruppo pubblicò alcuni articoli su riviste specializzate di quel periodo ma si impegnò anche nella ricerca sul campo mantenendo tra l’altro frequenti contatti epistolari con altri gruppi presenti in Italia.
Tali scambi epistolari contribuirono a creare un clima culturale che avrebbe in seguito portato alla nascita della rivista “Clipeus”.
Le associazioni che nacquero in Italia sul finire degli anni 50 e la prima metà degli anni 60 si dedicarono prevalentemente alla raccolta allo studio alla catalogazione degli eventi ufologici. Un'altra caratteristica di questo periodo storico dell’ufologia italiana fu la nascita di molteplici bollettini informativi che vennero fatti circolare tra gli associati e gli appassionati allo scopo di farli uscire dall’oblio i fatti riguardanti l’ufologia italiana.
In questo periodo così significativo si affermarono diversi nomi che anche se a quel tempo conquistarono una certa notorietà sono ignoti agli storiografi contemporanei.
Uno di questi nomi è senza dubbio il professor Luigi Beneventano. Egli studiò il mistero degli Ufo utilizzando un approccio scientifico ed esponendo le proprie ipotesi sull’origine del fenomeno Ufo.
Un altro ufologo di quel periodo che merita di essere citato è Eggardo Beltramenti il quale fu curatore e principale autore della rivista di fantascienza “Mondi Astrali”.
Tale rivista non durò a lungo ma fu un punto di riferimento per i ricercatori romani che avevano un interesse per il mistero degli Ufo.
In quel periodo storico nacquero anche diversi gruppi di ricerca ufologici tra i quali riteniamo opportuno citare il “Centro Studi E Ricerche Spaziali“ nato in Sicilia che anche se non durò a lungo ebbe modo di trovare spazio sulla stampa italiana.
Tra i vari gruppi ufologici che nacquero in Italia si evidenziarono posizioni e ideologie molto diverse che portarono a modalità di studio multi prospettiche del mistero degli Ufo. Tutti questi approcci anche se molto diversi tra loro nascevano tutti dallo stesso desiderio e dalla stessa volontà di cercare e di gettare luce sul mistero degli Ufo.
Aldilà dei contrasti e dei conflitti esistenti tra i ricercatori tutti cercavano di comprendere in qualche modo l’origine e la natura degli oggetti volanti non identificati.
In generale si ravvisano gli eterni estremi delle posizioni umane ovvero gli scientisti che tecnologizzano e analizzano ogni dettaglio dei fenomeni Ufo sino ad arrivare ad approcci semplici e talvolta ingenui sulla materia ufologica. Fatto curioso dovuto con tutta probabilità alla recente nascita dell’ufologia e l’assenza quasi totale di posizioni scettiche o negativiste. Infatti nell’ufologia italiana di quel periodo storico non si mise mai in dubbio che gli Ufo fossero astronavi aliene.
La vera problematica degli ufologi di quel periodo era quella di trovare il modo per comunicare con gli alieni .
proprio per risolvere tale problema si attivò il “Centro Studi E ricerche Spaziali“ che cercò in tutti i modi di entrare in contatto con i piloti delle astronavi aliene.
Due furono i modi con cui gli aderenti a tale organizzazione cercarono di entrare in contatto con gli alieni. In primo luogo essi utilizzarono i poteri paranormali e alcuni medium che facevano parte del gruppo.
In secondo luogo i componenti di tale associazione cercarono di costruire e di sperimentare degli specifici trasmettitori radio che a dire di tali ufologi diedero dei risultati veramente importanti.
Un altro importante pioniere dell’ufologia italiana di quel periodo deve essere considerato l’ingegnere Cesare Falessi, il quale fondò nel pieno 1957 la rivista di astronautica e fantascienza “Oltre il cielo”.
Dobbiamo dire che Falessi si interessò per tutta la vita di astronautica tanto che rivestì anche il ruolo di presidente dell’unione giornalisti aerospaziali italiani.
Egli fu sempre un sostenitore convinto delle teorie extraterrestre dell’origine degli Ufo. Nei numeri della sua rivista vennero pubblicati numerosi articoli riguardanti il fenomeno degli Ufo .
Tali articoli rivestirono una grande importanza nell’ufologia italiana sia perché aumentarono l’interesse del pubblico verso gli Ufo sia perché aumentarono nel pubblico la consapevolezza che nei cieli italiani erano presenti oggetti volanti misteriosi .
Inoltre in questo periodo storico così importante per l’ufologia italiana si affermarono altri autori che scrissero libri che rivestirono molta importanza di entrare di diritto nella storia della nostra ufologia.
Un posto a parte tra questi libri occupa di diritto un romanzo di fantascienza di impostazione scientifica intitolato “Il romanzo dei dischi volanti”.
L’autore di tale libro non si firmò con il suo nome ma utilizzò lo pseudonimo di Sidereus . Solo molti anni dopo si venne a sapere che dietro tale enigmatico pseudonimo si nascondeva con tutta probabilità il regista cinematografico Mario Gariazzo .
Egli da sempre era stato interessato all’ufologia anche se preferì non uscire allo scoperto.
Ma l’ufologia italiana non si esaurì in questi autori e gruppi che abbiamo ora citato .
Infatti  una breve panoramica della nostra ufologia ci permette di stabilire come affianco ai singolo soggetti e ai singoli gruppi cominciarono ad esistere sulla scena editoriale riviste e libri che avranno un ruolo di fondamenta importanza poiché rappresenteranno il primo bacino di formazione delle generazioni di ufologi .
Nonostante tutto questo fermento riscontrato nell’ufologia italiana niente e nessuno riuscì a mettere in ombra l’insostituibile apporto del Console Perego .
Egli fu l’unico che conferì all’ufologia italiana un rilievo e una importanza veramente eccezionale. Ma nel 1959 nacquero altre importanti associazioni che diedero ulteriore lustro ed importanza all’ufologia italiana .
Per la precisione nel 1959 nacque il  movimento “Aquilonare” sotto la direzione del professor Solas Boncompagni.
Tale associazione nacque come derivazione del “Movimento Culturale Umanistico Fiorentino”. Sempre questa importante associazione diede un contributo di eccezionale importanza al panorama ufologico italiano.
Ma che cosa si proponeva in dettaglio tale associazione?
L’associazione in questione si proponeva di studiare il fenomeno degli Ufo inquadrandolo in universalismo caratterizzato dal desiderio di nuovo umanesimo da raggiungere con il superamento della crisi spirituale del mondo contemporaneo.
Il professore Boncompagni ha continuato ad avere la sua concezione del fenomeno Ufo nonché la sua passione per lo studio di tale mistero.
Boncompagni ancora oggi si impegna al massimo grado per portare avanti i suoi studi continuando ad essere un punto di riferimento per le nuove generazioni di ufologi.
Inoltre egli non manca mai di trasmettere alle nuove generazioni la sua passione e il suo impegno finalizzati a gettare luce sul fenomeno Ufo nel quale ancora oggi esistono zone d’ombra ed aspetti non ancora chiariti.
Per tentare di fare dei progressi sulla strada della miglior comprensione di tale mistero sono necessari il massimo impegno e il massimo spirito di sacrificio proprio per impegno e quello spirito di sacrificio che Boncompagni ha sempre dimostrato.
Intanto anche la scena ufologica italiana in quel periodo storico ampliò i propri orizzonti e si arricchì del  contributo di nuovi studiosi .
Per fare un esempio concreto nel 1961 fu fondato un gruppo di studio di notevole importanza ovvero “Il Gruppo Clipeologico Fiorentino", che poteva contare anche sull’appoggio di fondamentale importanza del professor Solas Boncompagni .
Egli ancora una volta dimostrò di essere uno dei pionieri della ricerca ufologica italiana.
Concludiamo il nostro discorso mettendo in evidenza il fatto che l’ufologia italiana delle origini ebbe la possibilità di fare affidamento su alcuni studiosi di notevole valore che diedero un valido contributo alla ricerca ufologica del nostro paese.

Prof. Giovanni Pellegrino.

 

 

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