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Sono il frutto invernale per eccellenza. Contengono energia e micronutrienti come pochi altri elementi. Sono le castagne, autentico alimento della salute dall’eccezionale valore nutrizionale. Ricche di fibre, amidi, vitamine e oligoelementi, le castagne sono un formidabile ricostituente psico-fisico naturale, in grado di sostenerci in un periodo dell’anno in cui il freddo e la diminuzione delle ore di luce possono aumentare la stanchezza e indebolire il sistema immunitario. E non è un caso che, come sempre, la Natura ci regali un alimento simile nel momento esatto in cui ci serve!

 

 

In passato le castagne erano considerate un dono preziosissimo della natura perché potevano sfamare negli inverni più rigidi, si conservavano a lungo, si prestavano a moltissime ricette e addirittura venivano usate come moneta di scambio. I boschi venivano tenuti puliti proprio in attesa della loro caduta, e la raccolta era uno dei momenti più vivaci e allegri delle comunità montane. Fino a qualche decennio fa le castagne rappresentavano la base dell’alimentazione quotidiana delle popolazioni di montagna, in seguito, con l’arrivo del “benessere” il loro utilizzo è stato ridotto di molto a favore di prodotti più raffinati. La castagna è un frutto che è in grado di soddisfare la crescente voglia di cibi naturali e genuini dato che deriva da una coltura che non richiede uso di fitofarmaci e risponde pienamente ai canoni dell’agricoltura biologica. Spesso si tende a consumarle come spuntino, o a fine pasto, ma il loro profilo nutrizionale suggerirebbe di collocarle come portata principale del pasto stesso. Più che a un frutto (che non sono, essendo la castagna il seme contenuto nel riccio), le si dovrebbe paragonare ai cereali, cui somigliano molto.

Proprietà curative e benefici delle castagne.
Premettiamo che le castagne non contengono glutine e sono quindi consumabili da tutte le persone interessate dal morbo celiaco. La castagna è molto digeribile ed è consigliata in casi di anemia e inappetenza; grazie all’abbondante presenza di fibre sono molto utili per la funzionalità dell’intestino. Viene raccomandata nelle diete in quanto previene disturbi gastrointestinali, accelerando il transito di sostanze nell’intestino. Per la ricchezza di glucidi hanno proprietà energetiche e sono perciò molto efficaci nelle astenie fisiche e intellettuali per chi pratica sport o è soggetto a stress, mentre sono sconsigliati per i diabetici. In virtù della presenza dell’acido folico la castagna è anche consigliata in casi di gravidanza in quanto quest’ultimo è in grado di prevenire l’insorgere di alcune malformazioni a livello fetale. Essendo ricche di minerali le castagne sono particolarmente indicate per chi soffre di stanchezza cronica, per chi deve riprendere le forze dopo l’influenza e per bambini ed anziani; il potassio è utile per rinforzare i muscoli, il fosforo collabora alla costituzione del tessuto nervoso, lo zolfo è antisettico e disinfettante, il sodio è utile alla digestione, il magnesio agisce sulla rigenerazione dei nervi. Grazie alla presenza di vitamina B e di fosforo, le castagne contribuiscono al mantenimento dell’equilibrio nervoso e, grazie alla presenza di zuccheri, possono costituire un alimento alternativo per i bambini allergici al latte.

Ecco cosa scrive il dott. Valdo Vaccaro nel suo blog:
http://www.macrolibrarsi.it
“LE CASTAGNE SONO IL PANE ANTI-ANEMICO DELL’INVERNO. Potessimo riuscire a mantenerle fresche tutto l’anno, senza irradiazioni e senza congelamenti. La castagna. Sono il frutto invernale per eccellenza. Contengono energia e micronutrienti non inferiori a quelli del frumento. Raccomandate nelle astenie fisiche ed intellettuali, a bambini, anziani e convalescenti, a chi è affetto da varici ed emorroidi, agli sportivi e a chi fa lavori pesanti. Le castagne sono un antianemico per eccellenza, sia come caldarroste (non carbonizzate) che come purea (eccellente per i dispeptici e per i sofferenti di stomaco). Ottime come marron glacé, a condizione di non candirle e zuccherarle. Contro-indicate ai diabetici nelle forme stracotte. NON MANCHI LA FARINA DI CASTAGNE, SU CUI OGNI CUOCA DOVREBBE PERSINO INVENTARE E SPERIMENTARE NUOVE RICETTE SEMPLICI E NATURALI. La farina di castagne non è solo economica, ma è una bomba di energia e ce l’abbiamo per tutto l’anno. Similmente a farine tipo quella di tapioca e di carrube, è ricavata per macinazione meccanica con scarso surriscaldamento, e quindi è un prodotto tendenzialmente crudo e non disintegrato nelle sue molecole. Mescolabili alle farine grezze di mais ed altri cereali, ed alla fecola di patate, per farne polentine, pappette, crostine, pani, gallette. Tutte soluzioni ottimali anche per l’alimentazione infantile. NIENTE DI MEGLIO DEL CASTAGNACCIO AL POSTO DI TUTTI I DOLCIUMI. Preziosa risorsa, alternativa alle odiose torte ammazza-stomaco, il castagnaccio con tanta uvetta, tanti pinoli e zero zucchero. Ovvio che le castagne si possono consumare crude, a condizione di masticarle benissimo. In questa versione vanno bene pure per i diabetici. Stupende anche nella versione secca stile strassa-ganassa, magari intenerite nel latte di cereali o anche nell’acqua. Frutto magnifico che regala nutrizione ed allegria a grandi e piccini. Chi non ha gioito alle famose castagnate, a volte accompagnate da un goccio di ribolla, mai oltre a uno o due bicchieri, e mai mescolando a cene proteiche e pesanti, per non mandare il tutto in fermentazione alcolica e rovinare la serata.”

Le castagne in cucina.
Come accennato in precedenza, le castagne andrebbero consumate come portata principale del pasto, accompagnate da verdure crude e cotte possibilmente evitando l’associazione con altri carboidrati e con le proteine. Infatti l’errata abitudine di mangiarle come spuntino o al termine di una cena porta spesso a senso di pesantezza o a quel fastidioso senso di gonfiore (per eccesso di fermentazione). In questi casi, oltre al disagio fisico, l’organismo non sarà in grado di assimilare propriamente i nutrienti del pasto. A tavola si possono consumare bollite (fantastiche con cannella e zenzero!) o arrostite. Con la farina di castagne invece si possono preparare pasta fatta in casa come ad esempio tagliatelle e diversi dolci il più conosciuto dei quali è il castagnaccio. Sempre con la farina di castagne si può preparare una colazione energetica e salutare, stemperandola in acqua e facendola cuocere finché non addensa formando una sorta di crèpe che si può ricoprire con marmellata o miele. Innumerevoli sono quindi le ricette disponibili, dai gnocchi alla polenta, dalle frittelle alle torte. Le castagne sono buonissime nelle minestre di verdure, al posto del pane o della pasta, e accompagnano bene ogni tipo di pietanza, purché si abbia l’accortezza di non consumare insieme cibi molto proteici, come carne, pesce, formaggi e uova, perché questi impediscono la corretta digestione dei carboidrati contenuti nelle castagne, con la conseguente fermentazione degli zuccheri. Infine, le castagne vanno benissimo per i bambini piccoli perché sono più digeribili dei carboidrati dei cereali, purché si facciano cuocere a lungo.

Le castagne per la salute: uso esterno.
L’infuso preparato con 6 g di foglie in 100 ml di acqua, può essere utilizzato come astringente della pelle e delle mucose. Con l’infuso fare degli sciacqui o applicare sulla pelle delle compresse di garza imbevute. Con la corteccia invece si può produrre un decotto (6 g in 100 ml d’acqua) da usare per effettuare lavaggi e applicare compresse di garza sulle pelli fragili e delicate o arrossate. La polpa delle castagne, cotta e poi setacciata, può diventare un’ottima crema fluida per detergere il viso ed è indicata per preparare maschere emollienti e schiarenti.

Dove trovare le castagne?
Verrebbe ovviamente da rispondere nei negozi, ma attenzione! Prima di tutto, è facile che troverete castagne provenienti da varie regioni o dall’estero, per il principio economico secondo il quale più la merce viaggia, più persone guadagnano. Difatti, facilmente le castagne locali saranno vendute in qualche regione lontana…In secondo luogo, per evitare che queste facciamo i vermi vengono spruzzate con prodotti chimici anti-vermifughi che ovviamente finiscono nei nostri piatti! Infine, il costo elevato non corrisponde al valore del bene che state acquistando, perché la coltivazione e la raccolta di questi frutti è relativamente economica. E’ bello infatti andare per castagne nei nostri boschi; ormai non c’è quasi più nessuno che vada a raccoglierle, per cui non si rischia sovraffollamento… semmai, si passa una meravigliosa giornata nel silenzio della natura e nella bellezza di questi boschi che si preparano per l’autunno. In una mezza giornata è facile raccogliere 35Kg di castagne buonissime!

Come conservarle?
Esiste un metodo semplice ed economico. Ci si attrezza con dei secchi grandi e si immergono subito le castagne raccolte. Quelle che immediatamente galleggiano hanno il verme e vanno buttate via. Le altre si lasciano per 7 giorni, cambiando l’acqua una volta al giorno, ed eliminando quelle che potrebbero emergere (che sono comunque pochissime). Alla fine, si asciugano all’aperto e si mettono in cassette in un luogo ben aerato. In questo modo, dureranno per mesi, diventando progressivamente più secche, ma anche più gustose. Un metodo alternativo, però più complesso, consiste nel costruirsi un essiccatoio in modo da essiccarle velocemente e conservarle così.

In conclusione, ancora una volta madre natura ci offre un dono di grande valore facilmente disponibile, e soprattutto un’occasione per passare una piacevole giornata a contatto con le forze della vita.

Fonte: http://www.stampalibera.com


 

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