Chengdu (Cina), 30 nov. (TMNews) - Cina e Stati Uniti hanno realizzato un'esercitazione congiunta di intervento militare in una zona disastrata, nella regione cinese dello Sichuan, dopo le manovre antipirateria nel Golfo di Aden dello scorso settembre.
Si tratta secondo gli osservatori di un segnale di miglioramento delle relazioni militari fra i due Paesi, dopo che l'Amministrazione Obama ha annunciato di voler rafforzare la propria presenza strategica nella zona del Pacifico. L'esercitazione - che ha visto impegnate anche due unità navali, una fregata lanciamissili e un cacciatorpediniere - si è svolta in concomitanza con la visita a Pechino del Segretario alla Difesa statunitense, Leon Panetta. (fonte Afp)
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CINA - Chengdu. Gli Stati Uniti e le forze armate cinesi hanno svolto congiuntamente una piccola esercitazione di soccorso umanitario salutato come il primo passo e tentativo di costruire un clima di fiducia dopo un lungo periodo di sospetti crescenti tra le più grandi forze armate della regione asiatica del Pacifico.
Pur non essendo una vera e propria operazione, la due giorni tenutasi presso la caserma dell'Esercito Popolare di Liberazione al di di fuori della città di Chengdu (capitale di Sichuan) ha visto la presenza di funzionari militari statunitensi e cinesi a discutere il modo in cui avrebbero risposto a un terremoto in un immaginario Paese terzo.
Anche se questa è stata l'ottava riunione di questo genere, era la prima volta che entrambe le parti hanno discusso una risposta comune a un disastro simulato. Per tutti gli ufficiali partecipanti è stato un passo in avanti nella costruzione delle fiducia reciproca.
Per il generale Stephen Lyons (Usa), l'esercitazione ha posto le basi per il giorno in cui le due forze armate funzioneranno side-by-side in un'operazione umanitaria reale.
Mentre Washington e Pechino hanno parlato di rafforzamento della cooperazione militare per più di un decennio, la diffidenza è alta e i disaccordi su Taiwan, Corea del Nord e Mar della Cina sono ancora vivi.
La portata modesta del tavolo di simulazione sottolinea l'esitazione di fondo e la diffidenza da entrambe le parti, in particolare a Pechino, che tende a vedere gli scambi militari come una forma di influenza diplomatica da interrompere nei momenti di tensione.
Per la Cina, si può pensare che stia flettendo i propri "muscoli militari". La scorsa settimana la Cina ha messo in scena il primo atterraggio di mezzi aerei sulla sua portaerei appena commissionata, un segno dei suoi rapidi progressi per la definitiva presenza e proiezione sul mare.
Consapevoli del potenziale conflitto tra le due forze armate, entrambe le parti hanno in questi ultimi anni cercato di trovare il modo di collaborare. Le loro forze armate hanno condotto esercitazioni congiunte anti-pirateria nel Golfo di Aden, ad esempio.
Le esercitazioni umanitarie sono un modo relativamente sicuro per costruire fiducia, evitando confronti su aree politicamente sensibili.
L' Asia ogni anno è la culla di una serie di disastri naturali, rispetto a qualsiasi altra parte del mondo, e le forze armate statunitensi e cinesi si sono dimostrate essenziali per rispondere a tragedie come il terremoto del 2008 a Wenquan che ha colpito le montagne fuori Chengdu, o il terremoto del 2011 a Tohoku e lo tsunami in Giappone.
Fonte: http://www.agccommunication.eu