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È l'ennesimo scandalo che coinvolge i responsabili degli arsenali atomici degli Usa: in settembre due comandanti ai vertici erano stati rimossi. Il generale Michael Carey, capo dell'unità dell'Air Force a cui fanno capo 450 missili nucleari balistici, era stato sollevato dall'incarico «per motivi personali», mentre il vice ammiraglio Tim Giardina, numero due del comando strategico degli Stati Uniti (Us StratCom) era stato licenziato per aver falsificato le «chip» del poker.

 

 

Stavolta sono stati «pizzicati» quattro militari di più basso rango e il problema, secondo quanto hanno confidato fonti militari anonime, è che incidenti del genere si sono verificati altre volte nel passato. I centri di controllo delle armi nucleari Usa sono permanentemente presidiati da due ufficiali, veri propri custodi delle «chiavi dell'inferno nucleare», a cui è severamente proibito aprire la massiccia porta a prova di esplosione quando uno di loro si assenta o dorme.

Ma nel mese di aprile alla base di Minot, nel Nord Dakota, mentre uno dei due dormiva il suo compagno ha lasciato entrare il cuoco che era venuto a portare i pasti, ha spiegato il tenente colonnello John Sheets, portavoce dell'Air Force Global Strike Command (Afgsc), che dirige le missioni nucleari dell'Aeronautica militare Usa. Un mese dopo alla base di Malmstrom, nel Montana, dove si trova un terzo dei missili balistici intercontinentali (Icbm) americani, una squadra di manutenzione aveva trovato la seconda in comando addormentata con la porta aperta e l'aveva denunciata ai superiori.

Nell'un caso e nell'altro la sicurezza dei missili non è stata messa a rischio ma i due episodi segnano l'ennesimo imbarazzo per le forze strategiche Usa: in agosto un'ispezione dell'Air Force aveva giudicato «insoddisfacente» l'unità di controllo sugli Icbm di Malmstrom, mentre a maggio a 17 ufficiali di Minot era stata ritirata la certificazione dopo una brutta valutazione sulla capacità di condurre i lanci.

Fonte: http://www.ilmattino.it

 


 

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