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Domenica 25 ottobre il Magazine BRAZILIAN UFO ha intervistato l’ex Ministro delle Forze Aeree Brasiliane, il Tenente Brigadiere Sòcrates da Costa Monteiro, che svolse il suo incarico negli anni 1990-1992 durante il governo presieduto da Fernando Collor.

 

 

L’intervista è stata condotta nella sua residenza di Rio de Janeiro ed è stata effettuata dai rappresentanti dell’importante magazine brasiliano. Si è trattato di una conversazione estremamente interessante durata oltre due ore, durante la quale si è parlato apertamente di ufologia. Monteiro si è congedato dalla Forza Aerea Brasiliana (FAB) da alcuni anni, ma ha mantenuto aperti alcuni contatti con diversi settori delle forze armate del paese. Di mente lucida, ricorda particolari interessanti che riguardano la sua passata attività nell’Air Force, soprattutto per come veniva trattata, a quel tempo, la questione ufologica. Come i suoi predecessori, anche lui ha avuto accesso a documenti “sensibili” che riguardavano le interazioni fra il suo paese ed alcune razze aliene.
Egli fu il Comandante del Centro di Controllo del Traffico Aereo e della Difesa Aerea Integrata con sede a Brasilia, nel periodo in cui in tutto lo stato si registravano avvenimenti di carattere ufologico, in particolare nella zona del Distretto Federale e nella Regione Sud-Est del paese. Egli ha rivelato che gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati venivano regolarmente registrati dai radar militari ben prima che lui assumesse il comando delle Forze Aeree e che tutti i casi sono stati accuratamente classificati e registrati, mentre alcuni di loro sono ancora oggi oggetto di indagine da parte delle autorità.
Ad esempio, Monteiro ha raccontato di un caso in cui la stazione radar di Cindacta in Gama, fu sorvolata a bassa quota da un disco di grandi dimensioni ed il personale della base, non sapendo cosa fare, aprì il fuoco sull’oggetto finché egli stesso informato dell’evento, ordinò il cessate il fuoco. “Essi hanno una tecnologia molto più avanzata della nostra e noi all’epoca non sapevamo come avrebbero potuto reagire alle nostre azioni”, ha commentato l’ex ministro.
L’intervistato è stato anche il Comandante del COMAR (Air Command Regional IV), di stanza a Sao Paulo, ente che aveva il compito di controllare lo spazio aereo della Regione Sud-Est, quando avvenne la “famosa notte degli UFO in Brasile”: il 19 maggio 1986 il cielo fu attraversato da una ventina di sfere volanti di oltre centro metri di diametro ciascuna, che furono inseguite a lungo dai caccia brasiliani fatti decollare dalle basi aeree di Santa Cruz ed Anapolis. Questo fu uno dei più importanti eventi ufologici che si manifestarono nel paese e sul quale lo stesso ministro delle Forze Aeree dell’epoca, Octavio Moreira Lima, indagò personalmente andando poi in televisione ed ammettendo in diretta nazionale l’avvenuta invasione dello spazio aereo brasiliano.
Com’è noto, proprio su questo avvenimento, il governo brasiliano ha da poco pubblicato un documento molto importante in cui si ammette, apertamente, che gli “oggetti volanti osservati erano solidi e si muovevano in maniera intelligente”. Tale documento può essere visionato e scaricato all’indirizzo web:
http://www.ufo.com.br .
Oltre a queste dichiarazioni, il colloquio con Monteiro ha fatto emergere altri aspetti finora sconosciuti: per esempio egli ha dichiarato che per molti anni questi avvistamenti sono stati registrati dai radar e catalogati su nastri magnetici e che gli oggetti intercettati percorrevano enormi distanze in pochi secondi, raggiungendo velocità che andavano dai 250 ai 1500 Km orari. La loro velocità era sorprendente e gli aerei potevano avvicinarsi solo per pochi secondi, in quanto questi velivoli effettuavano manovre evasive inimmaginabili per la nostra tecnologia. Vi sarebbe addirittura un riferimento che indicherebbe che la velocità massima raggiunta da alcuni di questi oggetti avrebbe sfiorato mach 15. Con riferimento ai nastri registrati, Monteiro ha aggiunto che essi periodicamente (ogni 30 giorni circa) venivano cancellati per poi essere riutilizzati.
L’ex ministro, dapprima molto cauto e chiuso nelle sue risposte, ha poi dichiarato che anche altri ufficiali, di alto livello, erano al corrente di queste “anomalie” e che inizialmente esse venivano considerate di origine elettronica ma, successivamente, si capì che erano frutto di una tecnologia proveniente da una civiltà aliena superiore alla nostra.
Sono queste dichiarazioni sorprendenti. Egli ha poi aggiunto, riferendosi all’episodio di Gama, di essere stato costretto ad intervenire in prima persona ordinando il cessate il fuoco per paura di una reazione dei velivoli sconosciuti e per evitare conseguenze mortali ai militari coinvolti, come avvenuto, per esempio, negli Stati Uniti con il caso Mantell, nel 1948. Verso la fine della conversazione, in maniera molto aperta, Monteiro ha affermato, ridendo, che la sua interpretazione di questi fenomeni come “anomalie” risulta essere ormai superata: essa è stata usata per la mancanza di un “UFO tra le mani” che gli avrebbe dato la possibilità di dire esattamente che cosa sono.
Infine, attribuendo il giusto riconoscimento al serio lavoro svolto dall’ufologia brasiliana nel cercare di dare risposte certe e definitive al fenomeno ufologico, Monteiro si è detto disposto a sostenere (come altri suoi colleghi prima di lui) il Brazilian UFO nella campagna informativa condotta dal Comitato Brasiliano di Ricercatori UFO (CBU) attrverso il Freedom of Information Now, ed ha dichiarato che il segreto sugli UFO va rimosso al fine di stabilire in maniera certa cosa sta succedendo nei nostri cieli.

Fonte: http://danilo1966.splinder.com

 


 

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