Giapeto è una delle lune, almeno per quanto riguarda la forma, più strane tra quelle presenti intorno a Saturno. Assomiglia ad una noce e vanta una sorta di cresta montuosa, scoperta per la prima volta nel 2004, alta 20 chilometri (due volte in mezzo l’Everest) che gira, quasi in maniera precisa, intorno al suo centro tagliando in due l’intero emisfero scuro. Questa a cresta montuosa è stata analizzata in particolare dalla sonda Cassini della NASA e ben presto se ne potrà sapere molto di più. Tuttavia qualche teoria è già stata pronunciata. Questa catena montuosa, che corre per 1400 chilometri intorno al satellite naturale di Saturno, vanta dei picchi di altezza che potrebbero raggiungere anche i 100 chilometri.
Nessun processo geologico, soprattutto su un corpo astronomico di queste dimensioni, può arrivare a formare catene montuose come queste e soprattutto l’attività geologica del corpo astronomico in questione risulta abbastanza tiepida. Secondo una prima teoria, questo “anello” montuoso si sarebbe formato a seguito dell’arresto relativamente improvviso della rotazione di Giapeto: ora un giorno giapetiano dura 79 giorni terrestri ma si pensa che una volta durasse molto di meno, addirittura meno di un giorno terrestre.
Secondo una nuova teoria, questa strana cresta montuosa si sarebbe però formata da un anello che esisteva precedentemente intorno al satellite di Saturno. Questo anello è finito per cadere sulla satellite depositando, più o meno alla stessa altezza, tutto il materiale di natura rocciosa. La forma tipicamente ripida e quasi triangolare di questa cresta montuosa suggerisce infatti che i pezzi possono essere caduti dall’alto. Tuttavia la stessa cresta corre per soli tre quarti dell’intero equatore del corpo astronomico e se questa teoria fosse accettata, questo è un fatto che va sicuramente spiegato.
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