10 milioni di anni fa, le lune di Saturno si spostarono verso l'interno, aprendo la divisione di Cassini. Tra 40 milioni di anni, le lune si saranno spostate abbastanza lontano per poterla richiudere.
È stata definita come uno “spazzaneve spaziale” una delle lune che girano intorno a Saturno. Parliamo di Mimas, un satellite naturale di Saturno con un diametro di 396 km scoperto nel 1789 da William Herschel. I risultati di due studi supportati dall’International Space Science Institute e dal CNES, l’agenzia spaziale francese chiariscono in particolare alcune caratteristiche della divisione di Cassini, una larga banda che divide i due gruppi principali di anelli di Saturno. In questa zona degli anelli c’è una quantità notevolmente inferiore di particelle rispetto alle altre regioni degli anelli ed è per questo vista come una zona quasi del tutto oscura dalla Terra. Secondo i ricercatori del CNRS, dell’osservatorio di Parigi – PSL e dell’Università della Franca Contea, Mimas svolge un ruolo particolare per quanto riguarda le particelle di ghiaccio che formano gli anelli. Questa Luna potrebbe essersi avvicinata a Saturno solo nel passato “recente”, una cosa che avrebbe allargato la divisione di Cassini facendola assumere le sembianze che ha oggi, ossia quella di una zona circolare, concentrica alle altre, sostanzialmente vuota con una larghezza di 4.500 km. Questo perché le particelle che orbitano intorno a Saturno lo fanno con una velocità due volte maggiore rispetto a quella di Mimas. Questo fenomeno, che è conosciuto anche come risonanza orbitale, sospinge le particelle di ghiaccio facendo loro cambiare direzione. Utilizzando simulazioni computerizzate, i ricercatori hanno calcolato che Mimas debba essere migrata verso l’interno per oltre 9.000 km in pochi milioni di anni per aprire questa zona vuota larga 4.500 km. Oggi, però, Mimas sta cominciando a migrare verso l’esterno ed è per questo che gli stessi scienziati calcano che la divisione di Cassini, nel giro di una quarantina di milioni di anni, possa richiudersi e sostanzialmente scomparire. Tra l’altro lo stesso fatto che Mimas si sia in tutti questi milioni di anni avvicinata a Saturno invece di allontanarsi (di solito i satelliti naturali tendono ad allontanarsi dal pianeta verso il quale sono attratti) spiegherebbe anche perché, in una delle ipotesi dei ricercatori, su Encelado possa esistere un oceano sotterraneo con acqua liquida: dovendo perdere energia proprio perché si sta avvicinando a Saturno, Mimas starebbe “ripartendo” questa energia persa con Encelado stesso sotto forma di calore.
Fonte e link: https://notiziescientifiche.it