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Il Chance Vought V-173, e la sua versione definitiva XF5U, era un progetto per un caccia con capacità STOL (Short Take Off and Landing, decollo e atterraggio corti). Sviluppato negli Stati Uniti negli anni quaranta adottava una caratteristica ala discoidale, che gli conferì i soprannomi di 'Flying Flapjack' o 'Flying Pancake'. Il progetto nacque negli anni trenta da un'idea di Charles Zimmerman e fu abbandonato nel 1947. Nessun V-173 o XF5U prese mai servizio (furono costruiti infatti solo due prototipi, di cui uno solo volante).

 

Primo volo del Vought V-173 "Flying Flapjack" nel 1942.



Storia.
Il primo progetto di un aereo discoidale con caratteristiche paragonabili al V-173 fu presentato da Charles H. Zimmerman nel 1933 ad una competizione organizzata dall'allora NACA (oggi NASA). Prevedeva un aereo a elica in grado di volare a elevate velocità tanto quanto di rimanere in hovering pilotato da un equipaggio di tre persone imbarcate in posizione prona per non penalizzare il profilo aerodinamico del mezzo. Non erano presenti ali in quanto la portanza necessaria al volo era fornita direttamente dal corpo del velivolo (la cui sezione riprendeva il profilo NACA 0015). Nonostante ottenne la vittoria, la NACA si rifiutò di investire nello sviluppo di quel concetto perché giudicato troppo avanzato. Nel 1937 Zimmerman fu assunto dalla Chance Vought Aircraft, dove poté costruire un modellino elettrico del suo progetto che fu denominato V-162. Questo modello presentava la parte posteriore della fusoliera incernierata al resto del velivolo in modo da poter funzionare come un timone di profondità. Fu nell'aprile del 1939 che, su richiesta della U.S. Navy, la NACA si interessò seriamente al progetto. Qualche mese più tardi fu creato un modello in scala del velivolo destinato alle prove in galleria del vento. Fu la prima volta che si utilizzò la denominazione V-173. Le prove effettuate in galleria evidenziarono problemi con l'unica superficie di controllo allora presente sull'aereo e costrinse Zimmerman ad aggiungere una coppia di stabilizzatori. Anche con questa modifica il primo volo del V-173 si presentò difficoltoso a causa di una notevole inerzia nella risposta del velivolo ai comandi imposti dal pilota. Questo non impedì alla US Navy di richiedere il completamento del mockup della versione militare del V-173, denominata XF5U e richiesta alla Vought dalla stessa US Navy un anno prima.

 

Chance Vought versione XF5U-1.



XF5U.
L'XF5U era quasi cinque volte più pesante del V-173 (costruito in legno e tela) e leggermente più grande. La Vought dovette perciò equipaggiare questa versione con una coppia di Pratt & Whitney R-2000 da 1.350 CV per raggiungere le specifiche richieste (una bassa velocità di stallo ed un'elevata velocità massima). Inoltre le grandi eliche occupavano quasi tutta la prua del velivolo, rendendo difficile l'installazione di armi. Furono installate sei mitragliatrici vicine alla cabina di pilotaggio, impilate tre per lato. Una variante prevedeva 4 cannoni da 20 mm nella stessa posizione. La struttura del V-173/XF5U era estremamente resistente: durante un atterraggio di emergenza, un V-173 si ribaltò senza riportare danni rilevanti (nemmeno il pilota fu seriamente ferito). Al momento dell'abbandono del progetto, inoltre, ci furono notevoli difficoltà nel demolire il prototipo di XF5U costruito. Il più grosso problema per il V-173/XF5U fu la scatola di ingranaggi che trasferiva la potenza dai motori alle eliche, la quale produceva una quantità inaccettabile di vibrazioni e, stranamente, conteneva componenti in argento. Nel 1946, il progetto era già ampiamente in ritardo sulla tabella di marcia dei test e aveva sforato il budget previsto. Oltretutto si stavano diffondendo i primi jet. Queste motivazioni indussero l'US Navy ad abbandonare il progetto il 17 marzo 1947. Il prototipo di V-173 fu ceduto allo Smithsonian Museum e l'XF5U fu demolito.

 

 

Fonte: https://it.wikipedia.org

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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