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La Russia deve aggiornare la flotta di bombardieri strategici, se vuole mantenere lo status quo nucleare, dove la Federazione Russa prevale. Il concetto tradizionale di deterrenza è costruito sulla “triade strategica”: bombardieri a lungo raggio, sottomarini a propulsione nucleare e missili balistici intercontinentali. Attualmente Russia, Stati Uniti e Cina hanno bombardieri in grado di trasportare testate nucleari. I bombardieri della Cina hanno solo il 25% del raggio d’azione dei bombardieri russi e statunitensi. E solo gli Stati Uniti hanno una flotta di 19 bombardieri stealth di 5.ta generazione: i B-2 Spirit. Nel 1999, Tupolev nominò un team di ingegneri per sviluppare la tecnologia per produrre bombardieri di 5.ta generazione. Solo che l’Aeronautica russa non sollevò la domanda per avere un bombardiere stealth prima del 2007. Le specifiche tecniche e tattiche per il bombardiere di 5.ta generazione furono stabilite nel 2012. Nei primi mesi del 2013, l’Aeronautica russa designò vincitore del concorso per il nuovo bombardiere strategico di 5ta generazione il PAK-DA ( Complesso Aereo Futuro per l’Aviazione a Lungo raggio). I bombardieri PAK-DA saranno costruiti da Tupolev, specializzata nella costruzione di bombardieri pesanti e aerei da trasporto civili. Se tutto va secondo i piani, il primo volo avrà luogo nel 2019, la produzione inizierà nel 2020 e il primo squadrone di 12 PAK-DA sarà operativo nel 2025. I velivoli PAK DA saranno prodotti solo per la Russia.

 

Come apparirà il PAK-DA?
Il PAK-DA sarà probabilmente simile al bombardiere statunitense B-2 Spirit, un velivolo tuttala subsonico, invisibile ai radar e con autonomia di 12000 km senza rifornimento. La propulsione sarà fornita da quattro motori “Produkt 30” (AL-41F1), senza “post-bruciatore”, progettati per il velivolo multiruolo di 5.ta generazione Su T-50 (PAK FA); avranno 10.900 kg di spinta ciascuno. Il bombardiere stealth statunitense B-2 dispone di quattro motori General Electric F118 da 8700 kg di spinta. I russi lo chiamano “Elefante Bianco”. Anche se vi sono state speculazioni se l’aereo PAK-DA sarà supersonico o ipersonico, in queste condizioni di volo il PAK-DA non sarebbe invisibile ai radar. Alla velocità di Mach 3-5 (3600-6000 km/h) vi è il fenomeno di dissociazione e ionizzazione delle molecole dell’aria circostante l’aeromobile. Il plasma formatosi intorno l’aeromobile sarà visibile sul radar, anche se il velivolo, a pochi centimetri, è invisibile. I velivoli ipersonici sono meno manovrabili e hanno elevata inerzia, quindi la rotta sarebbe in gran parte pre-calcolata. I sensori dei velivoli ipersonici verrebbero disturbati dal plasma incandescente. La comunicazione con tali aeromobili sarebbe anche difficile per gli stessi motivi. La velocità ipersonica esclude l’uso dei controlli manuali; il pilotaggio informatizzato è più adatto ai velivoli più piccoli e possibilmente senza pilota.

 

Tecnologia furtiva.
I progettisti russi dovranno padroneggiare la tecnologia stealth e la progettazione 3D. Gli statunitensi usarono i supercomputer più avanzati per progettare la forma del B-2, lavorandovi dal 1980 al 1982. Molte idee utili saranno prese in prestito dai velivoli multiruolo da combattimento di 5.ta generazione Su T-50 del gruppo di progettazione Sukhoj, essendo stato testato in volo. Poiché il PAK-DA è progettato per volare soprattutto di notte, sarà di colore scuro. I sensori di bordo avvertiranno l’equipaggio di modificare la quota a seconda la luminosità del cielo, eludendo i sensori a infrarossi dei caccia nemici. Il “calore” dell’aereo lo renderebbe più visibile sul cielo. Alcune situazioni particolari vengono risolte dal computer di bordo; per esempio, nel caso in cui uno o più motori prendano fuoco o vi sia un atterraggio forzato. Il bombardiere Elefante Bianco richiederà circa dieci volte più ore di manutenzione dei bombardieri attualmente in servizio. Ciò comprende la levigatura delle abrasioni sulla resina speciale che rivestirà le carenature radar-assorbenti. Questo rivestimento può essere danneggiato da pioggia e grandine che s’incontrano volando tra le nuvole, ed è sensibile negli atterraggi quando l’ammortizzazione viene assorbita dalla carlinga del velivolo e trasmessa ai pannelli rivestiti da questa vernice speciale. Graffi accidentali possono verificarsi mentre gli aviogetti rullano sul terreno, ad esempio dai ciottoli sparati dai getti d’aria degli ugelli di altri aeromobili, danneggiandone anche l’invisibilità radar. La progettazione del velivolo baderà soprattutto all’invisibilità radar convenzionale (ad onde centimetriche), evitando angoli vicini ai 90° nell’intersezione verticale ed orizzontale delle ali e della coda con la fusoliera, nella forma delle prese d’aria, ecc. Una speciale vernice radar assorbente, corrispondente alla lunghezza dell’onda radar, aiuterà a ridurre l’impronta radar. Un SAS (Signature Assessment System) sarà installato a bordo dell’Elefante Bianco per indicare di quanto il rivestimento radar-assorbente si degradi. Quando l’impronta radar dell’aereo ne comprometterà l’invisibilità, porzioni del rivestimento saranno risanate.

 

 

Avionica del PAK-DA.
La cabina di pilotaggio dell’Elefante Bianco sarà progettata secondo il concetto MMI ( “interfaccia uomo-macchina” o “interfaccia uomo-computer”), permettendo al motore di essere avviato senza passare manualmente per decine di contatti, secondo la lista di controllo seguito dal pilota che attiva i motori con i pulsanti di avviamento. Basterà un comando unico e il computer di bordo eseguirà automaticamente l’algoritmo di avvio senza l’intervento dell’equipaggio. La cabina è di tipo “glass cockpit” con display digitali EFIS (Electronic Flight Instrument System), display LCD a colori (MFD – display multifunzione) per ciascuno dei due piloti. L’Elefante Bianco utilizzerà un’interfaccia elettronico per i comandi di volo (FBW – fly-by-wire digitale). Il sistema di comunicazione comprende due sistemi radio, uno dei quali come linea di dati per la trasmissione di informazioni via satellite ai punti di comando e controllo a terra e su navi, e agli aeromobili di primo allarme AWACS/AEW. Il sottosistema di navigazione convenzionale sarà costituito da un dispositivo che combina sensori inerziali, radio, GPS e Terrain Contour Matching o TERCOM, che fornirà la mappa digitale della zona sorvolata. Il sottosistema per la navigazione con scarsa visibilità e il tiro sarà composto da un blocco comune di sensori FLIR (Forward-Looking Infra-Red) e IRST (Infra-Red Search and Track). Un telemetro laser (montato nel naso) e un sistema di guida laser per le armi di bordo (montato sulla parte inferiore dell’ala), costituiranno il sistema ottico di puntamento delle armi. Il principale sottosistema di bordo per la navigazione, scoperta del bersaglio e lancio delle armi si basa su un avanzato radar di bordo AESA (Active Electronically Scanned Array) dalla portata di 300 km alla quota di 10000 metri, per cui viene chiamato mini-AWACS. Tutti i dati raccolti dal radar AESA e acquisiti tramite la linea dati crittografata, saranno elaborati da un microprocessore a bordo. L’apparecchiatura di guerra radio-elettronica (EW) sarà costituita da un Radar Warning Receiver (RWR) e un Missile Approach Warning System (MAW). L’apparecchiatura EW è un sistema automatizzato di comando del sistema di contromisure elettroniche attive e passive.

 

Le armi del PAK-DA.
Il bombardiere non avrà piloni o supporti per bombe o missili sotto le ali, per ridurre al minimo l’esposizione ai radar. Le armi dell’Elefante Bianco staranno nel vano bombe dai portelli chiusi ermeticamente. Il PAK-DA trasporterà bombe di vario peso e missili aria-superficie, aria-aria o antinave. L’Elefante Bianco sarà armato con dieci missili da crociera Kh-101 con testate convenzionali da 400 kg di esplosivi, o Kh-102S con testate nucleari da 250kt. Gli ALCM (Air-Launched Cruise Missiles) saranno propulsi da un turbofan, avranno una gittata di 5500 km e una velocità massima di 970 chilometri all’ora, con una probabile deviazione inferiore ai 5m. Il Kh-101 ha una sezione trasversale radar delle dimensioni di un uccello, utilizza materiali assorbenti radar e antenne conformi, oltre ad altra tecnologia furtiva. I Kh-101/102 possono essere rilevati solo a una distanza di 24-40 km, quando è difficile abbatterli. Sul mare, gli ALCM utilizzano un sistema di guida inerziale che permette di effettuare manovre evasive (improvvisi cambi di quota) e piccole correzioni per mantenere una quota di volo di 50-100 m e la rotta. Una volta che l’ALCM sorvola la terra, l’apparecchiatura TERCOM (Terrain Contour Matching) si occuperà del volo a breve o media distanza, con una mappa 3D memorizzata della rotta predeterminata che viene confrontata con l’immagine radar dell’area sorvolata, mantenendo una quota costante usando un radio altimetro. A 10 km dal bersaglio, un modulo di controllo del tiro si attiva seguendo le coordinate GPS memorizzate del bersaglio. Qui il sistema di controllo del missile si occupa del puntamento a corto raggio, con un piccolo radar a onde millimetriche che consente di rilevare e riconoscere il bersaglio. Per verificare la correttezza dell’attacco, una telecamera montata sul missile trasmetterà (via satellite) gli ultimi 10 secondi del volo sul bersaglio. Gli obiettivi in Nord America sono difficili da colpire per i bombardieri che sorvolassero Atlantico o Pacifico, per via della lunga distanza. I bombardieri russi, tra cui il PAK-DA, possono avvicinarsi al Nord America senza essere rilevati sorvolando il Polo Nord, ma sorvolandolo, la navigazione convenzionale è impossibile in quanto non vi sono punti di riferimento da terra, non essendoci radiofari in questa zona isolata del globo. I sistemi di navigazione inerziale e GPS mancano di precisione. Ma a differenza degli statunitensi, gli equipaggi dei bombardieri strategici russi hanno molta esperienza nel sorvolo del Polo Nord. Gli equipaggi dei bombardieri russi compiono centinaia esercitazioni di volo sull’Artico ogni anno. Ad esempio, 2 bombardieri strategici supersonici russi Tu-160 decollarono il 28 ottobre 2013 dalla base aerea Engels nella regione del Volga, in direzione del Mare di Barents e quindi del Polo Nord. Entrambi i velivoli avevano due membri di equipaggio a bordo, dei giovani piloti in addestramento. Superato il Polo Nord, i bombardieri volarono parallelamente alle coste sul Pacifico di Stati Uniti, Canada, Messico, Guatemala e El Salvador fino in Nicaragua. Una volta attraversato il Paese, i 2 Tu-160 sorvolarono il Mar dei Caraibi, atterrando nella base aerea di Maiquetía-Caracas, in Venezuela. La loro rotta coprì una distanza di oltre 10000 km, volando 13 ore senza alcun rifornimento in volo. Per tutta la missione i due bombardieri Tu-160 volarono in stretta conformità alle normative della Convenzione di Chicago dell’ICAO (International Civil Aviation Organization) che regola l’uso dello spazio aereo internazionale.

 

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Fonte: https://aurorasito.wordpress.com

 

 

In occasione del 103° anniversario della KDA (Командование дальней авиации – Kamandovanije Dal’nej Aviatsij, in italiano Comando dell’Aviazione a Lungo Raggio) avvenuto lo scorso 23 dicembre, il Presidente della Commissione per la Difesa e la Sicurezza del Consiglio della Federazione russa Viktor Bondarev (ex Comandante della Forza Aerospaziale russa) ha fornito numerosi spunti sul nuovo “progetto-80” noto ai più con la sigla “PAK-DA" (acronimo di Perspektivnyi Aviatsionnyi Kompleks Dalney Aviatsyi, ovvero bombardiere strategico a lungo raggio di nuova generazione).

Lo sviluppo del PAK-DA è iniziato nel 2009, otto anni dopo il progetto ha acquisito un layout definitivo che tuttavia è rimasto accuratamente nascosto da sguardi indiscreti tanto che secondo lo stesso Bondarev si è stati ad un passo dalla fattiva realizzazione del primo prototipo.

Come abbiamo più volte ribadito in passato il velivolo in questione non è una modernizzazione del Tu-160 già coinvolto del resto nella profonda e radicale trasformazione con la nuova versione Tu-160M2, bensì un progetto fondamentalmente nuovo.

Cosa sappiamo dunque del PAK-DA (video) sulla base delle dichiarazioni rese da Bondarev? Innanzitutto che si tratterà di un bombardiere strategico subsonico e questo, secondo Bondarev, non influenzerà in alcun modo la sua efficacia di combattimento poiché la presenza di missili da crociera a lungo raggio ad alta precisione consentirà di colpire bersagli senza entrare nella zona di difesa aerea del nemico e inoltre, non utilizzando regimi supersonici entrano in gioco aspetti tecnico-economici nella sua gestione, e nel consumo complessivo di carburante che incidono sui costi volo/ora.

In secondo luogo il PAK-DA si rifarà ad uno schema del tipo “ala volante”, progetto che per inciso non costituisce affatto una novità nella storia dell’ingegneria aerospaziale sovietico-russa poiché tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80 l’OKB Tupolev si occupò dello studio e della realizzazione di un progetto simile denominato Tu-202.

Il nuovo bombardiere massimizzerà certamente l’uso della tecnologia stealth per ridurre la visibilità radar e in particolare nella sua progettazione verranno utilizzati materiali radar assorbenti oltre al fatto che tutte le armi saranno posizionate all’interno di apposite stive ventrali.

 

 

In terza ipotesi aggiungiamo le dichiarazioni rese dal vice ministro della Difesa, Yuri Borisov, secondo cui il primo volo del PAK-DA potrebbe avvenire tra il 2025 e il 2026 ed entrare nella produzione di serie tra il 2028 e il 2029.

Restano ad oggi ignoti la portata massima del nuovo velivolo o la massa del suo carico utile; non a caso non sono tutt’oggi confermati i rapporti emessi nel 2016 che citavano un carico utile di armi di circa 30 tonnellate e un raggio d’azione di 12.000 chilometri.

Secondo fonti dell’industria della difesa russa all’agenzia TASS inoltre, la società Tupolev avrebbe già creato un modello di PAK-DA a grandezza naturale in legno nonché diversi modelli più piccoli in materiali compositi. Il progettista generale della United Aircraft Corporation (UAC) Sergey Korotkov ha riferito inoltre che è stato anche creato il modello digitale dell’aereo.

La prima fase di sviluppo del lavoro sul nuovo bombardiere strategico è stata completata nel 2016 e attualmente l’industria nazionale russa è indirizzata verso la seconda fase: lo sviluppo della documentazione di progettazione operativa e quindi della realizzazione del primo prototipo.

“Il contratto per l’esecuzione di lavori in questa fase è stato firmato dalla Difesa con la società UAC – ha riferito la suddetta fonte all’agenzia TASS – presumiamo che il primo prototipo verrà realizzato all’inizio del 2020.”

Lo sviluppo di questo nuovo bombardiere, come ipotizzato in passato da Analisi Difesa, ha subito certamente un vistoso rallentamento nella sua realizzazione in virtù dello spostamento d’interesse (e dei conseguenti fondi economici) verso la ripresa a tempi di record della produzione seriale del Tu-160 nella versione aggiornata allo standard M2.

Tuttavia, ha assicurato lo stesso Borisov il lavoro sul PAK-DA non si fermerà. Secondo il vice ministro infine, un notevole risparmio nello sviluppo del PAK-DA sarà reso possibile dalla realizzazione del Tu-160M2. L’unificazione di numerosi nuovi sistemi avionici modulari integrati sviluppate dalla KRET (Concern Radio-Electronic Technologies) saranno così interoperabili tra i due nuovi bombardieri al fine di consentire un sostanziale risparmio economico sulla preparazione alla produzione del bombardiere stealth di nuova generazione.

 

Fonte: http://www.analisidifesa.it

 

 

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