Una presa elettrica in uno sgabuzzino che si scioglie, il fumo che invade la stanza ma, soprattutto, non entra in funzione il “salvavita” e non scatta l’allarme. Poi, a distanza di poche ore, un televisore che si incendia. A Canneto di Caronia, frazione salita alla ribalta mondiale 10 anni fa, per incendi provocati da campi elettromagnetici la cui origine non è mai stata spiegata, ritorna la paura anche perché l’episodio della presa auto-incendiatasi, avvenuto a mezzogiorno, e quello del televisore verificatosi alle 18 non sono che gli ultimi di una serie di fatti che hanno messo in allerta gli abitanti del borgo. Dall’inizio dell’anno 2014, infatti, sono numerosi incendi e black out che destano sospetto tra i residenti della via Mare.
L’incubo è tornato e non era difficile ipotizzarlo. La giornata di oggi, ha ufficialmente sancito la ripresa degli “incendi misteriosi” a Canneto.
Un televisore rimosso dalla presa dopo un improvviso corto circuito, spento con l’estintore, e che ha ripresto fuoco quattro volte nel giro di poche ore. Nuovi contatori elettrici bruciati davanti agli occhi increduli dei tecnici dell’Enel e di decine di testimoni. E, nel pomeriggio, un compressore a fuoco in un garage di una delle dodici abitazioni di via Mare. L’episodio più grave è avvenuto alle 17, quando un incendio si è sviluppato nell’abitazione di una donna.
E’ la stessa sequenza dei “fenomeni” di 10 anni fa, sono gli stessi abitanti che vivono nella paura e sotto la spada di Damocle di una scelta che non vogliono fare: rischiare un incendio in casa mentre dormono o andare di nuovo via dalle loro abitazioni.
Una scelta che, va detto, non sono aiutati a prendere da nessuno. Nel pomeriggio, mentre i sensori suonavano a ritmo continuo, erano soli.
Questa mattina sono arrivati i Carabinieri per prendere le denunce, il sindaco per fare quanto possibile per l’amministrazione e gli uomini dell’Enel. Quindi un funzionario della Protezione Civile Regionale. Forse, però, più che i sopralluoghi informativi andrebbe ripristinato un gruppo di emergenza per concordare il da farsi.
“Quello che sta accadendo- racconta il sindaco Calogero Beringheli, che sin dalle prime ore del mattino è rimasto a Canneto -è l’identico fenomeno del 2004. Sta procedendo allo stesso modo e colpisce elettrodomestici ed oggetti che hanno metallo anche in stanze in cui la corrente è disattivata. Questi sono campi elettromagnetici la cui origine va individuata. Per questo ho chiesto alla Protezione Civile ed all’Arpa di attivarsi immediatamente perché qui si corrono grossi rischi”.
15 luglio 2014
Fonte: http://www.amsicilia.it
Sembrava una mattinata tranquilla a Canneto di Caronia dopo i dieci incendi che ieri avevano fatto ripiombare la frazione nell’incubo di dieci anni fa. Sembrava che i misteriosi roghi che divampano senza perchè nelle case di Canneto avessero deciso di concedere una tregua. Invece, quando mancava poco a mezzogiorno, un nuovo allarme: il fuoco divampa all’interno di uno sgabuzzino dove si trovava una cesta in plastica con vestiti da lavare. Tutto bruciato, tutto da buttare. La tensione sale in presta nel borgo marinaro di Caronia, a pochi chilometri da Santo Stefano di Camastra. Il Sindaco Rino Beringheli chiede, invoca, l’intervento di Calogero Foti, direttore regionale della Protezione Civile. Qualcuno arriverà, ma finora gli abitanti di Canneto sono rimasti soli, come dieci anni fa, prigionieri del loro incubo.
16 luglio 2014
Fonte: http://www.amnotizie.it
Una presa elettrica in uno sgabuzzino che si scioglie, il fumo che invade la stanza ma, soprattutto, non entra in funzione il “salvavita” e non scatta l’allarme. Poi, a distanza di poche ore, un televisore che si incendia.
A Canneto di Caronia, frazione salita alla ribalta mondiale 10 anni fa, per incendi provocati da campi elettromagnetici la cui origine non è mai stata spiegata, ritorna la paura anche perché l’episodio della presa auto-incendiatasi, avvenuto a mezzogiorno, e quello del televisore verificatosi alle 18 non sono che gli ultimi di una serie di fatti che hanno messo in allerta gli abitanti del borgo.
Dall’inizio dell’anno, infatti, sono numerosi incendi e black out che destano sospetto tra i residenti della via Mare.
Venerdì mattina, poco dopo le 7, aveva preso fuoco l’impianto elettrico di un palo dell’illuminazione all’inizio della strada che collega le abitazioni mentre qualche mese fa lo stesso fenomeno era avvenuto di fronte ad una casa (già distrutta dai roghi misteriosi di 10 anni fa). Poi diversi casi di televisori o schede di impianti elettrici o altri elettrodomestici improvvisamente in fumo.
“Abbiamo segnalato all’Enel i vari guasti- spiega Nino Pezzino, storico portavoce degli abitanti di Canneto -e l’unica spiegazione che ci veniva data era quella della possibile usura degli impianti dovuta alla salsedine. Però qui si tratta di impianti elettrici rifatti completamente dalla protezione civile 9 anni fa. Troppe coincidenze che ci fanno temere il peggio”.
Un drammatico ritorno al passato, quindi, quando la contrada finì per mesi e mesi sotto il setaccio di protezione civile, Arpa, università e Marina Militare. Tutti alla caccia della forza che riusciva a generare una inaudita potenza di scariche elettromagnetiche. Mesi di studi poi interrotti senza una reale spiegazione, tranne quella di un pool di esperti che sentenziò come la portata di quei fenomeni non potesse essere causata da tecnologie umane conosciute. Parole che spostarono per molto l’attenzione dei media su possibili studi militari o sulla più fantasiosa ipotesi di presenze aliene nel mare antistante Canneto.
14 luglio 2014
Fonte: http://www.amnotizie.it