Il fosforo sta per finire, come riporta Science Alert, e ciò potrebbe rappresentare un problema da poco dato che si tratta di minerale essenziale. Non solo è alla base del DNA, e dunque di tutti gli esseri viventi, comprese piante ed animali, perché permette alle cellule di trasferire energia, ma rappresentata oggi un fertilizzante molto importante che oggi viene utilizzato in maniera massiccia per massimizzare le rese agricole. Il fatto è che il fosforo non è un materiale rinnovabile e che al momento non sono conosciuti elementi simili che possano sostituirlo. Le aree da cui viene estratto diminuiscono sempre di più e diminuisce dunque sempre di più anche la fornitura di questo elemento, come hanno avvertito 40 esperti internazionali in uno studio pubblicato dalla American Chemical Society a luglio scorso, studio che tra l’altro non ha avuto nemmeno troppo seguito a testimonianza del fatto che la futura scarsità di questo elemento non è ancora un problema all’ordine del giorno. Se non vengono messe in atto azioni adeguate e non vengono studiate soluzioni, il fosforo potrebbe esaurirsi completamente o perlomeno potrebbero esaurirsi tutte quelle aree da cui può essere estratto. Gli esperti sono d’accordo su un’altra cosa: il mondo sembra del tutto impreparato ad una crisi del genere anche perché se ne parla poco, differentemente da altre “crisi” come quelle relative ai combustibili fossili. Non esiste alcun tipo di collaborazione o di coordinamento su scala globale, come afferma Kasper Reitzel, ecologo nonché uno dei ricercatori che hanno redatto il succitato rapporto. Le stime prevedono che entro 80 anni, se i livelli di consumo rimarranno come quelli attuali, il fosforo potrebbe esaurirsi o potrebbe comunque non essere più estraibile. Le stime più pessimistiche abbassano questo periodo a meno di quarant’anni, ma in ogni caso tutti concordano sul fatto che esiste un problema e che al momento non si intravede una soluzione.
Fonte ed altri link: https://notiziescientifiche.it