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Mercurio può essere considerato un pezzo di roccia rovente vicino al sole, ma gli scienziati hanno scoperto acqua ghiacciata e un po’ di materiale organico nelle fredde regioni polari del pianeta. I risultati dei dati trasmessi dalla sonda Messenger, in orbita attorno al pianeta, potrebbero aiutare gli scienziati a capire meglio le origini dei mattoni molecolari occorsi per la nascita della vita sulla Terra.

 

 

La nuova ricerca “non significa che ci sia stata la vita su Mercurio“, ha detto lo scienziato David Paige, autore di uno dei tre documenti pubblicati giovedì dalla rivista Science. ”Ma è rilevante per la questione della vita nel sistema solare in generale.”

Secondo gli scienziati che lavorano alla missione Messenger, più di 1,1 miliardi di tonnellate di ghiaccio si trovano sopra o appena sotto la superficie di Mercurio, negli anfratti e nelle fessure dei crateri che non vedono mai la luce solare. Gran parte di quel ghiaccio è protetto da uno strato scuro di carbonio, di alcuni centimetri di spessore, ricco di materiale organico. Prima dell’elaborazione dei dati trasmessi dal veicolo spaziale Messenger, in orbita dal marzo 2011 intorno al pianeta, dobbiamo ricordare che nel 1991 il radiotelescopio di Arecibo a Puerto Rico aveva rilevato brillanti macchie lucide sulla superficie del pianeta, che gli scienziati hanno interpretato come un segno della presenza di ghiaccio. Queste macchie sembravano combaciare con alcune delle parti d’ombra dei crateri polari che sono stati intravisti nel 1970 dalla sonda Mariner 10, che ha visto solo circa la metà della superficie del pianeta.

I ricercatori avevano calcolato che, poiché l’asse di Mercurio è inclinato meno di 1 grado, ci sono regioni vicino ai poli che non vedono mai il sole. Si è cercata l’acqua attraverso la ricerca di un ingrediente principale: l’idrogeno. Utilizzando spettrometro di neutroni della sonda, hanno scoperto che le macchie scure hanno spesso nascosto depositi che erano così pieni zeppo d’idrogeno che doveva contenere acqua quasi pura sotto la superficie. L’acqua e il materiale organico, probabilmente non sono nativi di Mercurio ma avrebbero potuto esservi portati da comete ghiacciate durante il loro impatto contro la sua superficie. E‘ opinione diffusa che in questo modo le molecole organiche si sarebbero dirette pure verso la Terra, ma la teoria non può essere verificata perché le forze geologiche hanno occultato le prove.

Mercurio offre uno scorcio su di uno stadio precoce prima che iniziasse lo sviluppo della vita come noi la conosciamo.

Fonte estera: http://www.latimes.com
Fonte italiana: http://tanogaboblog.it

 


 

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